"Le vele" di Scampia (Napoli)

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"Le Vele" di Scampia sono edifici costruiti nella periferia nord di Napoli (Secondigliano) tra il 1962 ed il 1975, sicuramente tra le cose piu' brutte d'Italia, esteticamente un orrore architettonico, 3 delle 7 strutture (Vele) iniziali sono state abbattute tra il 1997 ed il 2003, ne restano in piedi ancora 4 attualmente abitate.



69 commenti:

Anonimo ha detto...

orrore architettonico???follia...simbolo d'inciviltà e culla dell'illegalità sicuramente...ma nulla da dire sul progetto,ke avrebbe funzionato alla grande in una qualsiasi altra città europea!!Riqualifichiamo invece di demolire!Educare alla legalità per superare il pregiudizio dell'inferiorità "biologica" degli uomini del Meridione!

Anonimo ha detto...

Secondo me sono AFFASCINANTI...vorrei vederle da vicino...ma mi sa che è pericoloso!
Quindi rimango col sogno di vedere le VELE di Scampia da brava studentessa di Architettura.
Ciao

Anonimo ha detto...

ex abitante delle vele e fiero di esserlo.nessuno puo giudicare come la cosa piu brutta.forse perche e concuistata dalla violenza e da tante altre cose..la vela mi ha educato e mi a fatto vedere cose brutte ma che nella vita servono molto a non sbagliare

Anonimo ha detto...

assolutamente nessun orrore architettonico.. il progetto poteva funzionare.. un intelligente modo per far stare una grandissima quantità di persone.. il fatto che poi sia la più grande "piazza" di spaccio al mondo, questa è un altra cosa.

Anonimo ha detto...

Fanno veramente schifo, ma quando le radono al suolo? Rimango sconcertato nel leggere che studenti di architettura ne apprezzino il progetto, ci vada a vivere lei signorina in quella caserma! Povera Italia!

Anonimo ha detto...

Quello che sono le vele oggi non ha niente da vedere con il progetto architettonico. Grandi palazzi per accogliere molte persone. Purtroppo il quartiere di scampia non è uno dei più belli e la gente li ha rovinati.

Anonimo ha detto...

e certo che apprezziamo il disegno originale di Di Salvo, simbolo della sperimentazione utopica di quell'epoca. Sarebbe stato un buono progetto se non fosse stato stravolto nella fase di progettazione e realizzazione (riduzione delle scale interne e quindi della distanza tra i due corpi, materiali differenti da quelli pensati da Di Salvo)ma soprattutto, se fosse stato completato dal nucleo di socializzazione, come spazi di gioco, centri sociali, negozi e altre attrezzature collettive,che avrebbe dovuto innervare il tessuto urbano...A Montreal le stesse case del Villaggio Olimpico oggi sono abitazioni di lusso...Resta sicuramente la questione relativa all'inabitabilità delle Vele, ma questa sappiamo tutti, in questo caso non dipende assolutamente dall'architettura...Sempre io del Icommento! G.L.

Anonimo ha detto...

Opera architettonica affascinante solo come scenografia di un film cyberpunk. Riguardo alle altre città europee, avete mai sentito parlare di Gropiusstadt nella periferia di Berlino? Provate a leggere "Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino". L'architettura fa la società che la abita e che la vive.
Meditate Signori Architetti.

Anonimo ha detto...

io le vedo spesso. non sono per niente brutte. o meglio, lo sono diventate in quanto abitate da gente che se ne frega minimamente, quindi spazzatura nelle scale e nelle trombe delle ascensori, intonaco rotto ovunque, panni stesi in ogno dove. insomma, anche una ferrari, se sporca, rigata e piena di escrementi di piccioni diventa velocemente un rottame

Gli Amici Di Alice ha detto...

le vele non sono una cosa orribie,esistono e funzionano a sidney,montreal ed altre città del mondo alcune hanno piscine e negozzi al piano centrale e locali all'ultimo piano,questo in internet non lo dice nessun sito.in oltre sono strutture antisismiche,su youtube si vede il video della seconda vela abbattuta ma non la pessima figura fatta nel tentativo di abbattere la prima con tre tricche tracche e una bomba a mano.le vele hanno permesso di fronteggiare l'emergenza dei senzatetto dopo il terremoto dell' 80 che ha fatto in modo che tutti i miserabili e i delinquenti arrivassero nel quartiere in grandi quantità,dovevano stabilirsi provvisoriamente,invece ci sono rimasti per anni è hanno creato il degrado e la sporcizzia di cui i telegiornali e gli show televisivi si riempiono tanto la bocca.vi so dire questo perchè io abito a 300 metri dalle vele, perciò dico caro signor colabrodi è la gente che fa il luogo in cui vive e non il contrario come afferma lei.

saluti e baci da scampia

Gli Amici Di Alice ha detto...

le vele non sono una cosa orribie,esistono e funzionano a sidney,montreal ed altre città del mondo alcune hanno piscine e negozzi al piano centrale e locali all'ultimo piano,questo in internet non lo dice nessun sito.in oltre sono strutture antisismiche,su youtube si vede il video della seconda vela abbattuta ma non la pessima figura fatta nel tentativo di abbattere la prima con tre tricche tracche e una bomba a mano.le vele hanno permesso di fronteggiare l'emergenza dei senzatetto dopo il terremoto dell' 80 che ha fatto in modo che tutti i miserabili e i delinquenti arrivassero nel quartiere in grandi quantità,dovevano stabilirsi provvisoriamente,invece ci sono rimasti per anni è hanno creato il degrado e la sporcizzia di cui i telegiornali e gli show televisivi si riempiono tanto la bocca.vi so dire questo perchè io abito a 300 metri dalle vele, perciò dico caro signor colabrodi è la gente che fa il luogo in cui vive e non il contrario come afferma lei.

saluti e baci da scampia

Anonimo ha detto...

Il problema risiede proprio nel progetto, e non nella città! Ogni volta chè sono stati edificati questi mostri, tra l'altro da architetti famosi,non sono mai stati accettati dagli abitanti, non solo esteticamente, ma funzionlmente parlando; guardate il Corviale di Roma o Le Lavatrici di Genova, perchè in tutti questi luoghi c'è un alto degrado sociale? perchè evidentemente l'idea è sbagliata
Non rispecchia il vero ideale di abitazione e dunque ecco sorgere tutti i problemi.
una grandissima quantità di persone può risiedere anche in basse villette a schiera, che forse occuperebbero qualche centinaia di ettari in più, ma che sicuramente non creerebbero questi problemi, senza contare i soldi spesi per rimuovere quei casermoni!

Anonimo ha detto...

infatti le vele sono bellissime fatevelo dire da uno ke ci ha abitato x ben 18 anni della sua vita...sono solo state rovinate da alcune persone nulla da dire però nn dite ke sono la cosa + brutta di'italia ke nn è vero....

Anonimo ha detto...

il problema non sta nel progetto nè tanto meno è Scampia stessa...l'ideale di abitazione non può essere decontestualizzato ma deve avere una ragione d'essere!dopo il terremoto il problema principale, ovviamente, non fu soddisfare le esigenze del Signor MedioBorghese che voleva la villetta a schiera col giardino e sul retro la piscina...si è cercato di rispondere all'esigenza pressante di un tetto con una certa logica raffinata (quanti di noi possono vantarsi di vivere nel verde? )...Il progetto è stato mal gestito dai governi locali che hanno adottato un piano così ambizioso senza leggerlo, ci si è preoccupati solo della costruzione di alloggi, non considerando il sistema di servizi fondamentale per garantire l'integrazione tra gli abitanti. Ribadisco l'errore non sta nel progetto e lo dimostra il fatto che l'abbattimento di tre vele non ha cambiato la situazione, solo uno spreco di denaro, che poteva essere usato per i servizi pubblici...invece pura pubblicità...ancora G.L.

Anonimo ha detto...

Sapete dove si possono trovare informazioni sul progetto originale? Grazie f

Anonimo ha detto...

Alla studentessa di architettura dico che tale era il fascino (negativo) di Scampia che nel novembre scorso ho preso l'autobus R5 e mi sono fatto un giro, nel tardo pomeriggio (buio). Ne sono tornato talmente scombussolato che ora, che sto per tornare a napoli, già so che sicuramente andrò di nuovo a Scampia, satvolta di mattina però!!!

Anonimo ha detto...

qui hanno un'altra versione dei fatti

http://ricominciodaqui.wordpress.com/2008/06/29/le-vele/

Paola ha detto...

Sicuramente innovativa la forma dinamica a 'vela' rispetto al solito grattacielo rettangolare; sicuramente funzionali, per accogliere una notevole quantità di persone in così poco spazio, e così venire incontro anche a crisi come quella dei terremotati; ciò non toglie che siano brutte... orribili... nel senso proprio della parola, e cioè che fanno venire la pelle d'oca.
Non si tratta dell'imponenza: ho visto palazzi e torri splendide; peccato fossero quasi sempre antecedenti al '900. Lo dico senza remore: l'architettura, tra la fine del XIX e il XX secolo ha sposato il concetto di modernità con quello di bruttura. Sembra che il senso estetico comune sia diventato antiquato, 'demodée': una cosa per essere moderna deve essere anche brutta.
Se i nostri progenitori potessero vedere alcune delle opere odierne, in particolare quelle venute fuori tra gli anni '50 e gli anni '70, gli anni dell'orrore per eccellenza, si strapperebbero i capelli dalla disperazione.
Quando poi il mostro architettonico è destinato a fare da abitazione, è ancora peggio: perché gli uomini non sono fatti per vivere in alveari, e se ci vivono ne hanno sicuramente un'influenza negativa; il massimo lo si raggiunge se ad abitarli sono persone che li fanno sprofondare nel degrado.
Si crea allora una sorta di circolo vizioso: perché se l'abitante degrada la struttura, la struttura degraderà a sua volta l'abitante. E le strutture come queste, il degrado che ricevono te lo restituiscono moltiplicato in potenza.

Sono da evitare il più possibile.

Anonimo ha detto...

una schifezza, in qualsivoglia contesto, forse superate solo dalle "Lavatrici" di Genova Prà e altri megacondomini di Begato a firma di Piero Gambacciani; spacciati come innovativi progetti per l'emergenza abitativa dai soliti architetti del regime: ma pensate davvero che basti il Dott. Arc. per essere Bernini, Brunelleschi o Palladio? certe schifezze possono solo diventare vecchie, mai Antiche, e perchè gli arch. che le progettano non fanno a gara per andarci ad abitare? data l'emozione del concepimento..di tali schifezze.
Bellissime le nuvole di sfondo.

Anonimo ha detto...

Le vele sono state progettate da un architetto giapponese con lo scopo di creare al proprio interno centri ricreativi e poli di sviluppo che avrebbero collegato la periferia al centro cittadino...purtroppo l'impresa si è conclusa con la sola costruzione degli edifici occupati da soggetti nn assegnatari che ne hanno contribuito al degrado.Il degrado dalla città veniva già discusso dalla Serao e nulla si è mai fatto^^^

Anonimo ha detto...

sicuramente la responsabilità degli abitanti nella non cura ha aiutato ma vorrei proprio vedere i signori archittetti abitare le loro creazioni...che caso loro costruiscono casermoni immensi e poi abitano villette o case antiche ristrutturate...rispetterò l'architetto che costruisce enormi palazzi e poi va ad abitarci...
certo che se si fanno progetti simili vuol dire incentivare la segregazione spaziale dei poveri e dei più poveri, non so in francia adesso per combattere la segregazione si parla di "mixité" sociale, da sempre se raggruppi tutti i poveri nello stesso posto poi diventa difficile gestire tante persone disperate e senza nulla da perdere!
alla studentessa di archittettura che vorrebbe visitare le vele ma dice che è pericoloso, secondo me dipende da come ti poni, ovvio che se vai a scampia con mega macchina delle foto e simili non so ma io ho visitato tante zone degradate delle città (di giorno e in compagnia), non so quartieri nord di marsiglia, Seine-Saint-Denis a Parigi, periferia di Istanbul eccetera e nessuno non mi ha neanche importunato...poi fai te

Anonimo ha detto...

Dai commenti l'unica cosa che si legge chiaramente è come l'ignoranza o per meglio dire, l'assoluta chiusura mentale verso certi problemi, purtroppo ormai dilaghi nel nostro paese. Non stiamo qui a discutere di orrore architettonico o meno, quello è un fattore di gusto personale. Ad esempio io, da assoluta ignorante in ambito architettonico e basandomi soltanto su fattori estetici, dico che questa costruzione non mi piace. Ma è l'emblema che essa oggi è diventata a costituire il vero punto del dibattito. Simbolo del degrado e della delinquenza. Concordo pienamente con la prima persona che ha inserito un commento (anonimo - 29 febbraio 2008) che asserisce che non c'è nulla da dire sul progetto. ESATTAMENTE. Si tratta di riqualificare piuttosto che demolire. E' facile, cancelliamo tutto con un colpo di spugna (di ruspa o quel che sia in questo caso, omg) e facciamo finta che non sia successo niente. Ma vi sembra che non ci sia lo stesso il problema che si tenta così di arginare? E' la mancanza di un'adeguata educazione alla legalità che non fa altro che accrescere le piaghe della nostra società. Quindi, per favore, prima di commentare e di soffermarvi sul lato estetico dell'edificio (per di più dicendo che sono gli abitanti a non saperlo gestire, a causa dei rifiuti nelle scale o negli ascendori O____O) documentatevi e capite quello che c'è dietro. Ma per fortuna che ancora chi ragiona c'è...

Anonimo ha detto...

beh,ho visito scampia diverse volte,e devo dire che invece delle vele,raderei al suolo il resto del quartiere.almeno le vele una forma l'hanno.appaiono brutte per il forte degrado in cui sono.colpa della gente o colpa della forte speculazione al momento della realizzazione dell'intero quartiere.fatto sta che non sono certo così orribili se avete visto il resto del quartiere o altre periferie di napoli.a me piacerebbe invece complimentarmi con gli architetti che hanno realizzato monteruscello(pozzuoli), avranno sceltodelle elementeri in forte stato confusionale,altro che le vele.... il miglior progetto tra i bambini

Anonimo ha detto...

beh,ho visito scampia diverse volte,e devo dire che invece delle vele,raderei al suolo il resto del quartiere.almeno le vele una forma l'hanno.appaiono brutte per il forte degrado in cui sono.colpa della gente o colpa della forte speculazione al momento della realizzazione dell'intero quartiere.fatto sta che non sono certo così orribili se avete visto il resto del quartiere o altre periferie di napoli.a me piacerebbe invece complimentarmi con gli architetti che hanno realizzato monteruscello(pozzuoli), avranno sceltodelle elementeri in forte stato confusionale,altro che le vele.... il miglior progetto tra i bambini

Anonimo ha detto...

NON C'è LA FACCIO A SENTIRVI ...
IO NELLE VELE CI ABITAVO ORA ABITO NELLA 33 UN PO PEGGIO ... SI POSSONO ESSERE BRUTTE (ESTETICAMENTE) MA DENTRO SI è VOLUTI BENI TI IMPARANO AD AVERE CORAGGIO E VERO CE LA DROGA MA NELLE VELE E NELLA 33 SAPPIAMO ESSERE TUTTI FRATELLI BUONI E MALAMENT PERCIO NON GIUDICATE SE PRIMA NON VEDETE CON I VOSTRI OKKI CIAO ........

Anonimo ha detto...

Cara Stefanella comprendo a pieno il tuo strazio nel sentire parlare continuamente del posto in cui vivi (Io mi mortifico quando mi chiedono "Come va con la spazzatura?), ma devo dire, che ci dovresti ringraziare, se lo facciamo ancora, se ci stupiamo ancora e se non diamo per scontato che sia questa la realtà di Scampia. Perchè, tu saprai meglio di me che ho solo visitato Scampia e non la vivo, che si è fratelli buon e malament solo dentro, mentre fuori la gente trema. Non si passeggia: una persona che fa jogging nella vostra bellissima villa (non è assolutamente ironico,tantissime sono le città che ve la invidiano) non la trovi nemmeno a pagamento. Qui non si giudicano i sentimenti o i rapporti umani, piuttosto, c'è la rabbia di non sentirsi liberi e sicuri in un luogo che vive d'illegalità, che danneggia in primis voi che ci vivete (vivere poi...)e di riflesso chi sta intorno...e noi che apparteniamo a questa regione tanto cara ma troppo malata...Ciò che sconvolge maggiormente però è il tentativo di giustificazione di chi abita questi posti, che è addirittura peggiore della rassegnazione...sempre io del Icommento! G.L.

bembe ha detto...

bella! raga kissenefrega se sn brutti?! è brutto ciò ke succede al loro interno

Anonimo ha detto...

Io credo che non si possa esprimere un puro giudizio di gusto estetico quando l'oggetto in questione deve essere anche utile/funzionale.
Per utilità/funzionalità del progetto in questione non intendo solo la capienza dell'edificio e la possibilità di ospitare una grande quantità di miserabili post-terremotati; questo è solo un aspetto.
Si tratta anche di garantire e tutelare la possibilità di vivere dignitosamente e in modo integrato e non solo di dormire o essere parcheggiati...

Il problema, secondo me, è che il progetto avrebbe dovuto essere urbanistico prima che meramente architettonico; evrebbe dovuto quindi essere affiancato ad una serie di altri interventi fondamentali concernenti i servizi e le infrastrutture.

La mia conclusione è la seguente: 1.se esiste la possibilità di un giudizio positivo sulle "Vele" esso vale solo in virtù di un giudizio puramente estetico, relativo all'edificio architettonico. Il giudizio può essere positivo o negativo perchè è SOGGETTIVO.

2.Il progetto delle "Vele", invece non può che essere giudicato in modo univoco e insidacabile come un orrorre e una bruttura.

I fatti ne sono testimoni.
E non serve a nulla abbatterle...

Adrián Mallol i Moretti ha detto...

Anche a me mi sembrano AFFASCINANTI!

Unknown ha detto...

andate a vedere le vele di Villeneuve Loubet (Francia) vicino ad Antibes...sono davvero belle !!
E' vero...il valore di un progetto è dato anche dal paese che lo ospita...noi italiani siamo sempre gli stessi...
Cmq. anche le vele di Scampia non sono niente male...anzi !
Alessio

Anonimo ha detto...

Salve a tutti..
Napoli è la mia città, e pur avendo io l'immensa fortuna di non conoscere sulla mia pelle gli orrori del Sistema, non riesco a non domandarmi perchè proprio lì, proprio in quei 4 palazzi... Ma non per questo ritengo siano da condannare come scempio architettonico (studio proprio architettura!)!

Anonimo ha detto...

smettiamola sempre con questi pregiudizi..
invece di criticare lanciate idee.
è facile parlare col culo degli altri.
vergogna.
ricordate che a napoli la bontà della gente è indiscussa

Anonimo ha detto...

LE VELE MI SEMBRANO L'UTOPIA DEL BENESSERE DA CONCEDERE ALLE MASSE PROLETARIE.
UN UTOPIA APPUNTO CHE HA ALIMENTATO DEGRADO, ALIENAZIONE E ISOLAMENTO.
ESPERIMENTI URBANISTICI DEGLI ANNI 70 COMPLETAMENTE FALLITI E CHE NON SI HA IL CORAGGIO DI CANCELLARE.
LA CITTA' NON E' UN AMMASSO DI EDIFICI ALVEARE MA UN LUOGO COMPOSTO DA SPAZI APERTI E CHIUSI DOVE EDUCARSI ED EDUCARE E NON UN LUOGO DOVE IMBARBARIRSI.

Anonimo ha detto...

SENTITE IO SONO UN ABITANTE DELLE VELE E SONO UNO CHE VOI CHIAMATE DELINGUENTE RIFERISCO A UN COMMENTO CHE HO LETTO NON TUTTI SONO DELIGUENTI NELLE VELE IO SONO ANDATO AD ABBITARE NELLE VELE X CHE AVEVO BISOGNIO E NON X CHE SONO UN DELIGUENTE E POI LE VELE SE ANDATE DENTRO NN SONO COSI SPORCHE E ZOZZE COME DITE VIOI PRIMA DI SCIAQUARVI LA BOCCHA ANDATE A FARVI UN GIRO NELLE VELE PERCHE VEDETE I TOSSICI PERCCIO DITE CHE SCAMPIA E DECRATATA OGNI PAESE HA LA GENTE BUONA E LA GENTE CATTIVA PRIMA DI PARLARE DI NOI GUARDATEVI VOI BY GIUSEPPE DELLE VELE E SONO FIERO DI ABITARE NELLE VELE OK CIAO BACI A TUTTA SCAMPIA INVECIE DI DARGLI UNA MANO A CHI HA BISOGNIO SIETE QUI A CRITICHARE

Anonimo ha detto...

Siete vergognosi, siete solo degli ignoranti, quegli edifici sono dei capolavori dell'architettura, il progetto originale di Franz Di Salvo era un bel po diverso originariamente, ma nel tempo sono state stravolte, comunque sono e restano un capolavoro, potete accennare qualcosa sul degrado che sta intorno e dentro le vele, ma non potete dire che siano brutte... chi afferma una cosa del genere è solo un ignorante e dovrebbe studiare un po di storia dell'architettura per capire...
ad ogni modo sono rovinate e restaurarle(cacciando via un bel po di gente) avrebbe costi credo troppo elevati, inoltre il progetto non è come l'originale, quindi nemmeno restaurarle le porterebbe al massimo splendore... ad ogni modo sarebbero comunque belle...

Anonimo ha detto...

a parte i deliri dei (presunti) abitanti delle vele, ed al di là del parere sull'estetica del complesso (peraltro meraviglioso secondo me) state facendo un discorso classista ed ignorante.
Si dice ah le vele fanno cacare, gli esperimenti degli anni 70, le caserme, meglio le villette a schiera.
Uno, le favelas come tipologia abitativa sono assimilabili alle villette a schiera, e non credo che la gente si imbarbarisca di meno.
Due, sono case popolari, che dovevano fare, placcarle in oro?
Quanto è bello giudicare l'edilizia popolare al calduccio della propria casetta in centro vero?
ps, io non sono di napoli, e manco le ho mai viste dal vivo le vele, immagino perfettamente cosa avviene all'interno, ma darne la colpa al progetto o al progettista è fuori dal mondo e da ogni logica.

Anonimo ha detto...

a parte i deliri dei (presunti) abitanti delle vele, ed al di là del parere sull'estetica del complesso (peraltro meraviglioso secondo me) state facendo un discorso classista ed ignorante.
Si dice ah le vele fanno cacare, gli esperimenti degli anni 70, le caserme, meglio le villette a schiera.
Uno, le favelas come tipologia abitativa sono assimilabili alle villette a schiera, e non credo che la gente si imbarbarisca di meno.
Due, sono case popolari, che dovevano fare, placcarle in oro?
Quanto è bello giudicare l'edilizia popolare al calduccio della propria casetta in centro vero?
ps, io non sono di napoli, e manco le ho mai viste dal vivo le vele, immagino perfettamente cosa avviene all'interno, ma darne la colpa al progetto o al progettista è fuori dal mondo e da ogni logica.

Anonimo ha detto...

Stamattina sn passato per le vele...ne sn rimasto affascinato...vorrei viverci dentro...i miei amici erano terrorizzati invece io mi sentivo a casa...credo ke nn tutti gli abitanti delle vele sn camorristi e spacciatori...

Anonimo ha detto...

io ogni tanto ci passo da quelle parti...
le vele in potenza potrebbero anche essere interessanti architettonicamente... ma tutto ciò che esiste in questo quartiere di napoli... assume evidentemente una particolare essenza di schifezza fisiologica.
Tutto ciò che esiste a Scampia... come in tutta Secondigliano è purtroppo un cancro. Dovrebbe essere debellato...
Anche la gente che vive a Scampia... o è delinquente... o lo diventa molto presto.

Federico-Extranjero ha detto...

Non credo che si possa attribuire la colpa agli architetti. Anche se si fosse trattato di un progetto perfetto, con un estetica unica e incredibile come il Burj Al Arab, sarebbe comunque naufragato per la sua gestione terrificante e per la totale assenza dello stato.

Guarda caso il quartiere Zen di Palermo ha sofferto degli stessi mali (citando wikipedia)

"Alla vastità e all'intensività dell'insediamento di edilizia popolare, si aggiunsero ritardi burocratici e disattenzione politica che portarono ad una occupazione non legittima degli alloggi ed alla mancata realizzazione di molte fondamentali opere di infrastrutturazione primaria e
secondaria: in gran parte del quartiere mancano perfino le fognature"

Anonimo ha detto...

E' proprio una roba brutta da vedere e ancor di più da vivere.Bruttissima struttura, ma quello che la rovina ancor di più è la gente che ci vive.Spacciatori,ladri e delinquenti, gente che non vuole affatto lavorare.La vergogna Italiana !!!

Anonimo ha detto...

beh allora se criticate le vele, come progetto architettonico, dovreste criticare i piani per l'edilizia economica e popolare in generale... in quanto è proprio alla base di questi piani urbanistici destinare alloggi a quei cittadini che non sono in grado di averne autonomamente. Quindi non ci dovremmo meravigliare se il quadro che si va a generare è quello odierno, con interi palazzi, interi quartieri, abitati da "malviventi".
Ma va anche detto che esempi del genere altrove sono anche ben riusciti, basti pensare alle varie unitè d'habitation francesi. quindi non penso sia tanto un problema di progetto architettonico o dei cittadini a cui esso è destinato...a mio modo di vedere è il modo col quale queste persone vengono "trapiantate" all' interno di un contesto che non gli appartiene.

Anonimo ha detto...

nel 2005 sono stato in vacanza a napoli,citta veramente bella,ed ho kiesto ad un mio amiko napoletano di poter vedere le vele,incuriosito da un documentario ke vidi tempo prima.Persino il mio amiko residente a napoli,era riluttante ad accompagnarmi,e devo dire,ke avvicinandomi a quel quartiere e vedendo le vele a distanza,mi sembrarono delle caravelle ormeggiate...questo a molta distanza,dato ke..arrivati sotto ad una di esse,in un contesto talmente degradato da superare ogni immaginazione,quei mostruosi edifici,apparvero in tutto il loro orrore.non sembrano neppure ultimati,il messaggio ke mandano fa rabbrividire..c'era da rischiar la vita solo a tentar di fotografarle barricati in auto..forse è vero,in un altra citta e contesto,potrebbero risultare strutture affascinanti..ma quello ke ho visto..resta veramente la cosa piu brutta ke ho mai visto in una periferia

Anonimo ha detto...

Il vero criminale è l'architetto, andrebbe arrestato e gettate le chiavi.
Sono costruzioni fatte ad arte per i deliquenti, veri bunker inespugnabili.
Chiunque li abbia progettati è più deliquente dei deliquenti.

Sabri ha detto...

a me invece affascina il dibattito che state facendo....non se ne trovano tanti di siti internet in cui si parla di qualcosa di più di un paio di scarpe ... mi piace!

Anonimo ha detto...

grazie sabri...quando trovai questo sito cercavo info sui quartieri dormitori dell'Italia e mi sconvolsi nel leggere che le Vele di Scampia erano state categorizzate tra le cose più brutte d'Italia, un orrore architettonico...colsi poi l'occasione per dire la mia sulla mia terra ,difendendola, e sul principio di riqualificazione che certamente potrebbe migliorare la situazione...forza esponi anche tu la tua idea a riguardo...sempre io del I commento...G.L...

Anonimo ha detto...

non ho idea di kome potesse apparire il progetto..originale..vedendo..quegli orrendi palazzi di cemento ..uniti al centro da un groviglio di scale e passatoie..mi risulta difficile pensare che..un architetto abbia potuto pensare,,che alla fine il risultato potesse esser bello..capisco ke il piu che visibile degrado..renda oscene quelle strutture.sembran 4 inceneritori giganti in disuso..questosignifica veramente rovinare l ambiente..

Anonimo ha detto...

Schifezza arcitettonica assolutamente no.
Schifoso è come son state ridotte dallo schifo che vi abita dentro.

Questa è l'immagine di una costruzione molto simile, costruita in francia e disegnata dallo stesso architetto... le cose cambiano eh!
http://img39.imageshack.us/img39/9738/10529.jpg

guglielmo p. ha detto...

quando il discorso cade sul bello e sul brutto, cade sul niente. Tutto può essere bello e tutto può essere brutto. Quindi,parlando delle vele, bisogna trovare altre argomentazioni.Si dà la colpa all'architetto. Che in realtà aveva progettato tutt'altro. Case popolari. Uffici e negozi al piano terra. Verde ovunque. Un'idea dignitosa pensando a case popolari. Poi è intervenuta la politica, e ha fatto i danni. COme sempre in Italia. IL progetto non è stato completato. Gli uffici e i negozi si sono trasformati in case occupate, autorizzando di fatto l'occupazione. I servizi non sono stati fatti, e l'intera area è stata abbandonata a se stessa come nel Condominio di Ballard. Qualsiasi edificio-quartiere, abbandonato a se stesso farebbe la fine delle Vele,anche il più bello!Il fatto che si parli sempre delle vele è proprio perchè è un complesso dalla forte personalità visiva,una sorta di tempio inca,che purtroppo abbandonato a se stesso ha sviluppato una sorta di violenza visiva e si è trasformato nel tempio del degrato.

Anonimo ha detto...

sono bellissime, affascinanti come tutti i capolavori architettonici..
l'unica cosa brutta è dove sono state costruite e chi ci è andato ad abitare

Anonimo ha detto...

si fa molto presto a buttare me..a in faccia a napoli: l'immondizia, le Vele, tutto!
Il principio insediativo attuato da Franz di Salvo, architetto palermitano, e non giapponese, come qualcuno ha detto, deriva direttamente da un'idea di un certo Le Corbusier (non so se qualcuno di voi ne ha mai sentito parlare, salvo qualche mio collega architetto, che vedo ha scritto prima di me): questo concetto si chiama unité d'habitation, ed é stato sperimentato in numerosi luoghi del mondo, funzionando tuttora.
Le Vele di Scampia, che ho visitato, senza esserne stato così terrorizzato, sono state abitate da persone per bene, come me, come voi, gente che si fa la gavetta. per colpa di pochi, che hanno creato un "indotto malavitoso", che va a scapito di chi si fa (perdonatemi il termine) un mazzo così, non fate di tutta l'erba un fascio. non mi sembra che alcune regioni stiano tanto meglio. Gomorra non é una bella vetrina, ma la Campania non é tutta così.
Firmato: Giuseppe, architetto, un abitante dei famigerati e "malavitosissimi" Quartieri Spagnoli, dove la gente si fa i cavoli suoi, e tutti campiamo tranquilli.

Anonimo ha detto...

dimenticavo: queste Vele, considerate un opera-esempio contemporaneo da molti critici dell'Architettura, dove sono state costruite? In Giappone! eccole: http://www.flickr.com/photos/raphaelfranca/404078443/sizes/l/

Redor ha detto...

Bomba atomica a scampia!

Anonimo ha detto...

Non entro nel merito della bellezza o bruttezza delle vele.
Io ci sono stato spesso là. Mia zia ha vissuto con la famiglia per 20 anni quasi. Ho tre cugini cresciuti in mezzo alle persone delle vele. Uno è in marina, uno studia a Mantova e mi cugina è ancora in casa con i suoi. Da poco si sono spostati dalle vele, sempre nella zona della 167 ma in un'altra costruzione. Come potete vedere, i mie cugini e i miei zii non sono dei delinquenti e non sono mai cresciuti da delinquenti.
In casa loro, nelle vele (mia zia era al 13esimo piano) vi posso dire che alloggi così grandi con consì tante stanze, non se ne vedono in giro.
Possiamo stare a parlare dieci anni. Certe esperienze bisogna viverle...

Anonimo ha detto...

Io ci sono stata spesso nelle vele e per me non sono orrente se le avrebbero curate era un bellissimo progetto...Sinceramente per me non e la cosa piu brutta d'italia.A me piacciono!!

Anonimo ha detto...

Giusto!! Concordo con il penultimo commento: non è tollerabile avanzare critiche su qualcosa che non si conosce... Innanzitutto, vi consiglio un ripasso della lingua italiana, perchè qui si parla delle VELE DI SCAMPI, e non della SITUAZIONE SOCIALE DI SCAMPIA... Concentratevi, magari arrivate a capire che sono due elementi lontanissimi tra loro... Le Vele di Scampia non sono uno dei più grandi orrori architettonici d'Italia, innanzitutto perchè, sicuramente molti di voi non lo sanno, le Vele hanno delle "gemelle", che si trovano a Ville-Loubet, in Francia, e sono un complesso residenziale-alberghiero rinomatissimo:

http://3.bp.blogspot.com/_PlW4uKiS3rY/TE2KYMf3OcI/AAAAAAAAACY/sahAEaZFru8/s1600/vele.jpg>

Dunque, è evidente che ciò che ha rovinato le Vele non è stato certo il loro architetto, ma l'ambiente che è venuto a crearsi attorno a loro... Ambiente onestissimo, ma tarlato miseramente dalla Camorra... Colpa dello Stato. Provate a contraddirmi (p.s. abito a Napoli, ma non ho mai visto le Vele di persona)

Anonimo ha detto...

Ogni città ha i suoi quartieri popolari, ma solo a Napoli è successo quello che è successo.
Per chi è napoletano, si provi ad immaginare il quartiere scampia sistemato e messo a nuovo. Pensateci. E' l'unico quartiere di Napoli con strade larghe, viali alberati, una immensa villa comunale e tanto verde. A confronto zone come i quartieri spagnoli (eliminata ogni componente di suggestione folcloristica) o la sanità somigliano ad una bidonville di calcutta. Allora qual'è il problema? Non sono certo le vele, che in altre parti del mondo sono state validissimo esempio di architettura popolare e non solo

miky 84 ha detto...

Sono stata alle vele nn molto tempo fa...e ci sono andata appositamente...la sensazione che ti avvolge appena arrivi lì davanti è indescrivibile...nn riesco a trovare aggettivi per spiegare...Sono belle e imponenti...a chi dice che sono un orrore,inviterei ad andarle a vedere...nn sono il massimo della pulizia ma sono BELLE!!!!
VELE 4 EVER!!!!

yuri ha detto...

sono un ragazzo del nord e ho visto le vele nel 2008 xke sn stato in vacanza da una mia amika a napoli. ora io non so se ci sono altre zone al sud come questa..ma e stata la scena piu brutta che abbia mai visto, degrado assoluto, delinquenza, merda ovunque, e tanta tanta ignoranza.. il fatto è ke tutti VOI che dite di vivere li dovreste farvi un bell'esame di coscienza xke tutti insieme si esce da una situazione simile.. vergognosi.. Poi x quanto riguarda l'arkitettura sarebbero carine se viste cn tutt'altra cura da parte degli abitanti, anzi, occupanti..

Anonimo ha detto...

si si quanta teoria...vorrei vedere quanti di voi cui abiterebbero

titty ha detto...

mi chiamo titty. sono cresciuta in quella che voi kiamate orrore.un posto dove ho imparato tante cose e ho visto tante cose ma li ho auvuto un infansia ke tutti quelli ke la kiamono orr vorrebero vivere forse è vero ci sono tante cose fuori posto ma anke tanta buona gente.la porta di casa mia si apriva con un calcio credetemi nn hanno mai tocato nulla.quelli della dtrada come li kiamate voi hanno un gran cuore nn domenticatelo. è nn offendete quello ke voi nn avetevissuto

Anonimo ha detto...

la struttura delle vele è sicuramente molto affascinante ma ciò non toglie che nascondono un immenso inganno a danni del proletariato di Napoli che dal centro sono stati spostati nella periferia per fare la "Napoli bella" e la "Napoli brutta". Napoli è divisa in due, da un lato c'è una sfrenata ricchezza e da un altro povertà, degrado, abbandono. Queste due Napoli si devono riunire. Abbattere le vele è una emerita sciocchezza, si deve inve bonificare il luogo. Creare lavoro per i giovani con supermercati, luoghi di ritrovo, scuole, ci vogliono i collegamenti funzionanti con il centro. Stiamo tanto a giudicare che li c'è traffico di droga. Ma signori miei!! Queste persone come devono vivere? Un morso come se lo devono mangiare a mezzogiorno? E' chiaro che se non c'è un modo onesto di portare lo stipendio a casa alla fine si cede alla devianza.

Anonimo ha detto...

Ma come potrebbe essere un buon progetto quello di un'abitazione nella quale senti odori, voci, litigi delle venti abitazioni vicine? Dove quando esci di casa praticamente ti trovi nella casa di un altro? Ho saputo che il progettista è morto, sarebbe stato meglio se si fosse suicidato!

Anonimo ha detto...

Sono un ragazzo romano(abito al centro), ieri ho accompagnato una mia amica a Napoli, sono rimasto affascinato dalle Vele, una struttura imponente inquietante ma che mi è rimasta dentro. Sono stato in un palazzo lì difronte, la casa dove ho accompagnato la mia amica era sporca, maleodorante come le vie del quartiere. Ma il calore di quelle persone è invidiabile, nella loro semplicità hanno saputo far breccia in un cuore freddissimo. Poi mi son goduto il centro ma è inutile parlare di ciò che è scontato, intanto quelle Vele ce le ho sul pc insieme a tutte le informazioni a riguardo. Uno spettacolo spettrale, decadente ma Bello proprio per questo.
E.F.

Anonimo ha detto...

Concordo

Anonimo ha detto...

Io credo che non siano brutte. Esperimenti architettonici simili sono presenti in altri grandi città nel mondo e sono apprezzatissimi. Il problema, piuttosto, è che, spesso, a questi progetti architettonici, manca un progetto di sviluppo urbanistico, un vero ed efficace piano regolatore, una previsione di crescita di servizi (scuole, trasporti, strutture sportive, luoghi di culto, negozi) cosicché nascono palazzoni senza un negozio e senza che si sia riflettuto a come potesse conseguire uno sviluppo cittadino coerente. Questa è una tipica mancanza delle inefficienti amministrazioni cittadine meridionali che credono di potersi rilanciare e guadagnare un po' di fama con una singola costruzione firmata da un'architetto o, ad esempio, con un singolo evento e poi lasciando tutto il resto nel dimenticatoio. Il problema principale di molte amministrazioni cittadine meridionali è, a mio avviso, proprio questa discontinuità di impegno, per cui un'opera, seppur apprezzata, molto probabilmente rimarrà realizzata a metà. In questo humus è normale che la camorra attecchisce.
C.C.

Anonimo ha detto...

Pure io ero abitante delle vele e fiera di essero si foss a me jiess nata vot

Anonimo ha detto...

Le Vele in questione vengono prese a male perchè non sono mai state viste appena costruite; come molti hanno asserito il problema non è stata la progettazione ma la realizzazione e la conseguente mancata manutenzione e controllo delle Forze dell' Ordine insediatasi solo verso il 1990 e poi... la solita storia degli Abusivi; quindi era inetvitabile un degrado simile e per come sono ridotti oggi, per me, le Vele vanno abbattute e i residenti, NON abusivi, sistemati nelle nuove case adiacenti le stesse "carceri".

Pietro ha detto...

È bellissimo vedere commenti di persone che NON conoscono la storia italiana e men che meno la storia dell'architettura italiana ed europea. Io non mi permetto di commentare su questioni di medicina dal momento che non l'ho studiata. Bisogna avere l'accortezza di startene zitti quando ignoranti. Io sono ignorante in medicina quindi o studio o sto zitto. Questo edificio fa parte della storia italiana ed è la risposta ad un determinato contesto sociale. Purtroppo non ha funzionato come dovrebbe in seguito ad un malfunzionamento delle amministrazioni comunali e anche perché il progetto realizzato NON segue il progetto originale. E questo non è colpa dell'autore. Esistono esempi di questa tipologia di edifici in tutta Europa come per esempio in Costa Azzurra tra Nizza e Cannes. Edifici che funzionano perfettamente.
Prima di parlare a sproposito dietro la vostra tastiera andate a leggervi due cose.